CLAUDIO AMORESE, PRESIDENTE DEL CUS FOGGIA, APRE ALL’HOCKEY

Intervista al presidente del Cus Foggia a cura di Renato Sirigu, redazione hocheylove.it.

La teoria di Barabasi sui sei gradi separazione ovvero sui cinque contatti con cui si può entrare con ogni persona al mondo ha trovato a Foggia l’ennesima riprova.

“Ad aprile 2022 a Manfredonia ho conosciuto Giovanni Cotugno da me indicato come delegato provinciale della FIH. Mi ha presentato Renato Martino delegato CONI di Foggia. Lui mi ha messo in contatto con la dirigente dell’UST Maria Episcopo, che mi ha affidato come referente il prof. Michelangelo Dionisio, attraverso cui ho tenuto vari corsi ai docenti, fra questi il prof. Giuseppe Trapani, che comprese le potenzialità dell’hockey ha ottenuto l’attenzione del presidente del CUS Foggia Claudio Amorese”.

Ecco come nasce questa intervista con il giovane, compirà a giorni 41 anni, presidente cussino.

 

 – Presidente lei ha proposto un progetto che prevede l’hockey come strumento di benessere e aggregazione sociale integrato con la vita familiare?

“Esatto da quando sono presidente del CUS mi sono attivato per introdurre nuove discipline, io che sono stato calciatore devo dire che oggi preferisco altri sport”.

 

 – Mi conferma che l’idea dell’hockey è stata in qualche modo proposta dal prof. Trapani?

“Giuseppe Trapani è un socio del CUS e avendo avuto lui la possibilità di frequentare un corso di hockey ha lanciato l’idea, che abbiamo sviluppato e formalizzato”.

 

 – Conosceva già l’hockey?

“In effetti, quando era ancora vicepresidente, per motivi di lavoro ho soggiornato a Cagliari dove ebbi modo di constatare la popolarità di questo sport”.

 

 – Lei oltre che calciatore è stato anche assessore al comune di Foggia quindi conosce molto bene la situazione impiantistica della città.

“Certo, i nostri impianti, in particolare al coperto spesso abbisognerebbero di interventi che li rendano meno vetusti, ma abbiamo spazi all’aperto”.

 

 – Qual è il target della proposta del CUS Foggia?

“Io tendo a incrementare i vivai, i settori giovanili. L’ho fatto già con altre discipline poco note come pallamano e kin-ball”.

 

 – Allora l’hockey è perfetto visto che adatto dai 4 anni in sù ed è molto flessibile per superfici e dimensioni.

“Questa è un’ottima notizia. Potremo partire presto”.

 

Ecco come da un primo contatto, l’hockey è arrivato alla principale polisportiva di Foggia, che ha entusiasmo e volontà di entrare nel nostro piccolo ma magico mondo.