E’ iniziata ufficialmente ieri sera, tra i tavoli della Pizzeria al Duomo by Nessun Dorma, la stagione sportiva delle squadre del Cus Foggia, ormai prossime all’esordio nei rispettivi campionati di basket e calcio a 5.
“Siamo pronti e soprattutto siamo molto fiduciosi – ha dichiarato il presidente del Centro Sportivo dell’Università di Foggia Claudio Amorese – Quest’anno ci presentiamo ai nastri di partenza con realtà importanti, solide, ambiziose. Abbiamo sostenuto con grande forza i progetti sportivi delle nostre squadre, abbiamo creato due rose in cui il mix tra gioventù ed esperienza darà sicuramente ottimi frutti. C’è competenza, c’è passione, c’è voglia di fare bene. E c’è voglia di portare in alto il nome dell’ateneo che rappresentiamo e che – continua il numero uno del sodalizio cussino – ancora una volta, sento di dover ringraziare per l’appoggio ed il sostegno che mai fa mancare alle nostre iniziative”.
Nell’ombra, o quasi, hanno lavorato per tutta l’estate i dirigenti delle squadre del Cus, così come spiega Saverio Padalino, team manager e grande mente della nostra formazione di basket. “Ringrazio il presidente Amorese per avermi affidato, ormai già da un anno, questo ruolo cruciale. L’anno scorso abbiamo lottato ed ottenuto meritatamente la salvezza nel campionato di Serie D, quest’anno però partiamo con altri obiettivi, altri traguardi da raggiungere. Puntiamo alla zona play-off e vogliamo farlo con un roster che potrà contare su giovani che hanno alle spalle un curriculum già importante, ed elementi più esperti che ci aiuteranno a far crescere il gruppo. Non sarà un campionato facile – chiarisce Padalino – tante squadre potranno contare sull’apporto di giocatori stranieri, ma noi ci siamo e ce la giocheremo fino alla fine”.
Un obiettivo, quello dei play-off, evidentemente condiviso dal coach Danilo Lamacchia, alla sua quinta stagione sulla panchina del Cus Foggia Basket.
“Abbiamo chiuso un ciclo di amichevoli importanti che mi hanno lasciato buone sensazioni. Vedo un gruppo coeso, affiatato, c’è grande rispetto e amicizia. Puntiamo a piazzarci tra le prime cinque, ciò significa che l’approccio rispetto alle precedenti stagioni è totalmente cambiato ed è giusto che sia così. C’è voglia di crescere, di alzare l’asticella e misurarsi con una sfida diversa. E nel frattempo lavoriamo anche per creare un bel settore giovanile e porre così le basi per il futuro della pallacanestro cussina”.
Una specie di ritorno al futuro è invece quella messa in atto dodici mesi fa da Andrea Marino, dirigente della sezione dedicata al calcio a 5. Tra i suoi meriti quello di aver dato nuova linfa ad una disciplina che da queste parti si era un po’ persa. “Io sono un tifoso del calcio a 5 e sono molto legato ad un movimento che non troppo tempo fa riusciva ad attirare l’attenzione di tanti tifosi e addetti ai lavori. Ed è una attenzione che stiamo provando a risvegliare con la nostra squadra. Ci apprestiamo a vivere una stagione avvincente, il nostro girone è molto complicato, ma lotteremo come già abbiamo fatto l’anno scorso, quando per la prima volta ci siamo affacciati ad una competizione ufficiale. E – sottolinea con orgoglio Marino – proprio della passata stagione mi piace ricordare un dato. Quella del Cus Foggia fu la squadra più corretta del campionato, significa che abbiamo trasmesso ai nostri ragazzi quei valori che per noi, e per l’Università, davvero contano. E lo abbiamo fatto togliendoci anche molte soddisfazioni, tanto da sfiorare l’accesso agli spareggi promozione”.
Merito anche del lavoro paziente e appassionato del nostro mister, Natale Coccia. “Non faccio proclami, ma diciamo che rispetto all’anno scorso vorrei fare almeno un punto in più, quel punto che ci mancò e non ci permise di qualificarci ai play-off. Riparto e ripartiamo dalla passione, quella passione che provo a trasmettere a tutti i miei ragazzi, a quelli più esperti, agli studenti universitari e agli Erasmus che anche quest’anno abbiamo il piacere di avere nel nostro organico. Quella con il Cus Foggia è per me una sfida ed una opportunità per riavvicinarmi ad uno sport che amo, uno sport difficile, molto lontano dal calcio e forse più simile, in alcuni aspetti, al basket. Sono felice, anche se visto il girone posso dire che il nostro non sarà un campionato di Serie C2 ma sa più di C1, con squadre come Altamura e Cus Bari che hanno fatto grandi investimenti”.